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SCARPE CHIUSE IN UFFICIO D’ESTATE: perché il galateo non ci vuole in ciabatte

Quando le temperature salgono, molti lavoratori pensano che anche il dress code aziendale vada in vacanza. E invece no. Il galateo è fermo sulle sue posizioni: niente ciabatte.
Per quanto possa sembrare un dettaglio, le scarpe chiuse in ufficio sono una scelta che ha a che fare con il galateo, l’igiene e la convivenza civile.

Ecco, con la giusta dose di ironia (ma anche di verità), perché d’estate è meglio chiudere… il piede.

1. PER UNA QUESTIONE DI IGIENE (E OLFATTO ALTRUI)

I piedi, soprattutto nei mesi estivi, sudano.
E quando sudano… parlano. E quando parlano, raramente raccontano storie piacevoli. Meglio lasciarli sfogare in silenzio dentro una scarpa chiusa e traspirante. Per te, ma soprattutto per chi ti sta accanto in riunione.

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2. RISPETTO VISIVO VERSO I COLLEGHI

L’ufficio è uno spazio condiviso, non un villaggio turistico.
Non tutti hanno la prontezza emotiva per affrontare alluci spavaldi, smalti in crisi d’identità e calli vintage alle 9 del mattino.
La sobrietà visiva è una forma di rispetto. Come il silenzio durante una call.

3. PER MANTENERE UN’IMMAGINE PROFESSIONALE

Il tuo look parla. Sempre.
Le scarpe chiuse dicono: “sono qui per lavorare”.
Le scarpe aperte dicono: “sto aspettando il tramonto e un mojito”.
Oppure peggio: “ho sbagliato ufficio e dovevo andare in spiaggia”.

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