“OUT OF OFFICE”

Le vacanze
(e come dice la mia amica B. guai a chiamarle ferie che in un attimo si hanno già 80anni)
iniziano nell’esatto momento in cui si imposta sulla mail del lavoro
l’opzione “out of office”.

 

 

In un click si è già in vacanza.
Si sono già rimossi la “to do list”,
le scadenze
e la maledetta sveglia che ci devasta tutte le mattine.

 

 

 

E’ l’evoluzione della campanella dell’ultimo giorno di scuola,
quando fissavi le lancette dell’orologio,
pregustandoti già quei tre mesi di dolce far nulla
(tanto le versioni e i compiti, si sa, vanno fatte dal primo di settembre).

 

 

Libertà allo stato puro.

 

 

 

Oggi  tutto è stato ridimensionato.
E la crisi con la sua “spending review” poco c’entra.

 

 

Si cresce, si lavora (per fortuna!)
e il tempo libero si accorcia.
Ma possiamo comunque godercelo in pieno.

 

 

Lasciando l’orologio a casa
(ci mancano solo orari rigidi pure in vacanza)

 

 

Mettendo in standby la dieta
(ma si sa che dopo i lutti
e i traslochi la terza fonte di stress per eccellenza è la dieta)

 

 

Svegliandoci senza sveglia
(perché vorreste autolesionarvi?)

 

 

Organizzando la giornata come più ci piace
(senza condizioni e imposizioni altrui)

 

 

Ricordatevi, infine,
di cambiare i vostri “hashtag”
#ufficio #scrivania #datemitrecaffè

 

in
#ciaoproprio e #voglioviverecosì

 

 

Concordate?

Buona estate a tutti

P.S.
Inutile dire che l’out of office oltre che a dare inizio alle vacanze è uno strumento di lavoro:
frasi simpatiche, motti e così via lasciamoli per le mail private.