TORNARE BAMBINI

Si dice che “bisogna fare di necessità virtù”.
Forse è proprio per questo che i compleanni,
più passa il tempo,
sono un  modo per fare il  punto.
Critico, onesto e non masochista.

 

conatare anni che passano - buon compleanno- tornare bambini
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E la mia riflessione dall’alto dei miei sempre 25 anni (da qualche anno)
è che,  forse, andrebbero rispolverate le  abitudini di quando eravamo più piccoli.
Perché passate le prese di posizione  pre-adolescenziali, da teen-ager,
per sentirsi più  “grandi”,
arriva la consapevolezza che prendersi
troppo sul serio ed essere sempre
degli adulti “doc” non aiuta.

 

olsen happy birthday to me buon compleanno crescere
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Fa perdere un po’ di spontaneità,
un po’ di sana frivolezza spensierata.
Perché prendersi troppo sul serio
ingrigirebbe anche un ferragosto salentino.

 

altalena - spensieratezza- bambini- crescere
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Riscopriamo quindi le merende,
i gridolini di gioia,
saltiamo sul letto,
diamo più abbracci,
scegliamo le candeline stupide ed eccentriche per la nostra torta di compleanno,
riscopriamo il brivido di mettersi in pigiama alle otto di sera subito dopo un bagno
e poi ricominciamo a giocare.

 

compleanno bambini tornare - come affrontare gli anni che passano
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Non tanto con il Candy Crash del momento,
con le barbie, le macchinine
quanto  i giochi con gli amici.

 

giocare - amici- crescere
Friends

 

 

Dal creare una pista di biglie in riva al mare,
rispolverare “nomi, cose, città”
durante un viaggio in macchina,
risentire il brivido del “telefono senza fili”,  dove sai come inizia ma non sai come finirà .
O banalmente organizzare una serata “giochi di società ” con gli amici di sempre
per rendere davvero diverso e unico un sabato sera.

 

calcio balilla - amici- biliardino
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Sì certo,
avere dei bambini aiuta questo processo.
E se non se ne hanno, tanto vale portarsi avanti per quando arriveranno.
Anche se il ruolo del genitore | zio | cugino ci frena un po’.

 

 

torta cono gelato compleanno
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Ma ci si può sempre appellare alla sindrome di Peter Pan, no?

 

 

 

8 comments

  1. Certo che si. La sindrome di Peter Pan, se non esagerata, può solo fare del bene.
    E io le cose che elenchi le faccio ancora ogni tanto. Da nomi-cose-fiori-città ecc. al gioco di bocce in spiaggia, dal cantare a squarciagola in macchina i motivi preferiti al ballare anche senza una musica…
    Ma quello che pur essendo adulti non dobbiamo perdere, è lo stupore.
    Non sappiamo più stupirci perchè dobbiamo mostrare che abbiamo e sappiamo tutto.
    Presuntuosi! E legnosi, lagnosi e pallosi…

  2. Eccomi! Presente! Io sindrome di Peter Pan a go go! 😀
    A me piace ancora prendermi attimi in cui torno bambina e gioco con la spensieratezza di una volta. Me lo sono ripromessa anni fa e sto cercando di mantenerla il più possibile. Non puoi capire quanto sia d’accordo con queste tue parole, il tuo punto di vista e sai che ti dico? Mi ci vorrebbe proprio una bella partita a biliardino, di quelle in cui prometti che non “frullerai” ma poi per quel goal lo farai. Si!
    Bacio e buona serata! :*
    Luna
    http://www.fashionsnobber.com

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