IL NOME FA LA BORSA

Tutte le borse che sono passate alla storia hanno un “nome”. Non sono dei semplici oggetti che possono rientrare nel generico sostantivo di “borsa”.
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Solitamente hanno una musa ispiratrice:
KELLY – Hermès
Grace Kelly, 1956
Kelly, Hermès, 2011
 
 
“Kelly” come Grace Kelly, che chiese alla famosa selleria di realizzare una borsa “a braccio”, in grado di “mimetizzare” la sua gravidanza. Hermès partì da un modello di borsa da equitazione, e grazie ai suggerimenti della principessa, creò la famosa icona di stile, che “tutte” sognano.
 
JACKIE O’ – Gucci
 
Jacqueline Kennedy Onassis, 70’s
Gucci, archivio anni ’50Museo Gucci – Firenze
 
Jackie O, Gucci, anni ’90

 

New Jackie O, Gucci, 2009
 
Borsa nata negli anni cinquanta ma portata “al successo” grazie a Jacqueline Kennedy Onassis, fotografata più volte mentre la indossava.
Nel 2010, grazie alla creatività di Frida Giannini, la borsa icona della maison fiorentina, trova un nuovo “splendore”, grazie ad un moderno ma classico allo stesso tempo restyling.
BIRKIN – Hermés
 
 
Jane Birkin, 1981
Birkin, Hermès, 2011

Questa borsa nasce grazie ad un incontro casuale fra lo stilista di Hermès Jean-Louis Dumas e la capricciosa attrice Jane Birkin in aereo.
La storia “narra” che a Jane Birkin caddero accidentalmente dalla sua “Hermès” oggetti personali e fogli perché possedeva una borsa bella, ma poco capiente. Fu così che esternò a Dumas la sua difficoltà di trovare una borsa per il fine settimana, capiente ma allo stesso tempo comoda e femminile. L’ispirazione fu dunque data: nel giro di una settimana, lo stilista francese fece recapitare alla Birkin un prototipo di borsa secondo le sua esigenze. Il resto è storia.
D BAG – Tod’s
 
Lady Diana, 90’s
D Bag, Tod’s, anni 90
 
“D” come “Diana”,  Lady Diana Spencer. Una madrina e musa d’eccezione, che diede popolarità negli anni novanta alla sua borsa “feticcio”, in grado di rappresentarla al meglio perché pregiata ma sobria allo stesso tempo, semplice e poco appariscente.
 
Nel 2009 il suo primo restyling, dopo quasi dieci anni di onorata carriera. Chissà cosa ne penserebbe Lady D. : con tutta probabilità, l’amerebbe.
 
D Bag, Tod’s, 2011
 
 
 
I nomi delle borse, nascono, talvolta anche da situazioni legate al loro tempo:
 
BUGATTI – Hermès
 
Emile Bugatti, 30’s
Bugatti, Hermès, 2011
E’ la capostipite delle borse di Hermès (anni trenta del Novecento).
Prende il nome da Emile ed Ettore Bugatti, fondatori della celebre casa automobilistica francese, commitenti di una borsa semplice, “chic” ed ideale per essere riposta nel bagagliaio delle macchine. Questa borsa “passe partout” può essere poggiata a terra, perché il suo fondo è protetto da quattro piedini. Priva di fronzoli e poco incline a esser messa sulle ginocchia, è, quindi, perfetta per i viaggi. 
 
SPEEDY – Louis Vuitton
 
 
Speedy, Louis Vuitton, 2011
 
Il nome “Speedy” venne scelto, da patron Louis Vuitton in persona, in onore dei primi “globe trotter” che iniziavano a girare il mondo negli anni Trenta del Novecento.
Oppure sono legate ad un avvenimento, come la celeberrima 2.55 di Chanel, che ricorda la data e il mese in cui è stata creata “Febbraio 1955”.
 
Gebrielle Coco Chanel, 50’s
 
2.55, Chanel, 2011
 
Il suo innovativo design è dato non solo dalla lavorazione matelassé (trapuntata) ma, soprattutto, dalla presenza di una tracolla, che consiste in una catena di metallo, intrecciata al cuoio. « Mi sono stancata di dover portare la mia borsa in mano[…] quindi ho aggiunto sottili cinturini, cosicché possa essere usata come una borsa a tracolla. Coco Chanel »
Il nome, può essere anche ispirato alla forma della borsa, come nel caso delle “it bag” degli anni Novanta firmate da Fendi, piuttosto che la “sella” di Christian Dior.
Baguette, Fendi, anni 90
Croissant, Fendi, anni ’90
Sella, Christian Dior, anni ’90
 
E ora ne esiste una nuova, una perla dell’archivio Serapian, che dopo anni di anonimato è passata, finalmente, tra le mani di una ragazza raffinata trovando così la propria identità e un nome:la Borraccetta.
 
La Borraccetta
 
 
grazie alla mia amica raffinata fonte inesauribile di spunti e “perle”

52 comments

  1. Quando pubblichi un post nuovo faccio un salto di gioia e ne vale sempre la pena.
    Anche questo sulle borse (che adoro) è un post fantastico, molto dettagliato e ricco di informazioni e di foto splendide: complimenti sei bravissima!

  2. Brava, bravissima, informatissima. Che gioia vedere tanti capolavori, tutti insieme!!!
    Come sempre , le cose belle non passano MAI di moda. Tenetevele strette, ragazze, rubatele alle vostre mamme….
    Una fan di mezza eta'

  3. Divertente e chiccoso, questo post! Troppo belle le foto, ho fatto un salto indietro, un tuffo nella mia, ahime', lontana gioventu'.
    GRAZIE.
    Carla

  4. Questo post è proprio bello.
    Bello perchè a parte i grandi casi come Gucci o la Kelly, non conoscevo le origini di alcune di queste borse.
    Borse modello.
    La mia preferita rimane la Kelly, trovo sia una delle più chic che esistano, insieme alla Chanel.
    Intramontabile.

    LOLLO.

  5. Ahh ma che belli questi post che mi fanno scoprire cose nuove! Brava!
    (ps. nel caso babbo natale o chi per lui fosse in ascolto una bella 2.55, già che siamo in tema ci starebbe proprio, eh. Ma anche una Birkin, già che ci siamo :D)

  6. Accidenti, non si finisce mai di imparare!
    Post davvero interessante, sono informazioni che devono essere parte del bagaglio culturale di ogni donna 🙂

    Grazie della visita!
    :-*

  7. bellissimo questo post. Interessante. Lo ho letto tutto con piacere, e non lo faccio spesso credimi.
    Mi piace molto la borraccetta, finalmente è statanotata!!
    Passa a trovarmi mi farebe piacere, io già ti seguo!
    Valentina

  8. Si, tutte bellissime. Per fortuna non essendo legata ai marchi,le mie borse sono sempre e solo "mie", hanno solo il mio nome: la borsa di Teresa…
    Anonime, ma mie.
    Teresa d.

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  11. Borse mitiche! La mia preferita resta la 2.55 che non è quella cha hai indicato (che si chiama Timeless e la dobbiamo al caro Karl) ma quella creata da Coco, la sola ed unica Chanel che trova grazia ai miei occhi. Le borse di Hermès sono belle ma troppo pesanti e non possono essere portate a spalla e per me questo è un grosso limite…prezzo a parte!

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