CONVERSAZIONI A TAVOLA

Il vero “gentleman” è colui che, per distinguersi mette a suo agio tutti i commensali.

 
 
Il Marchese del Grillo, 1981
 
Anche se ciò significa non parlare dell’ultimo saggio di astrofisica presentato in occasione della premiazione dei Nobel piuttosto che dell’ultimo lavoro dell’artista concettuale emergente coreano o del viaggio intercontinentale in prima classe con “Emirates”.
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Se le persone a tavola con noi amano veline e calciatori, non le metteremo a disagio come loro non faranno con noi.
Sex and The City 2, 2010
 
Parlare dei luoghi comuni, aggrega sempre.
 
 
styleessential.tumblr
 
Qualsiasi sia il contesto in cui ci troviamo, l’importante è non tediare il prossimo con le nostre manie, fisime o fisse.
biancoenerorimmel
 
La nostra dieta ferrea, in ogni suo passaggio, sarà poco interessante come le specifiche tecniche e minuziose della nostra preparazione alla Maratona di New York. 

 
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Pavoneggiarci dei risultati scolastici dei nostri figli non ci farà genitori migliori agli occhi di chi ci ascolta, ma solo dei potenziali consumatori di valeriana.
 
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I cuccioli sono esseri meravigliosi e teneri per tutti. 
E’ un fatto indiscutibile. 

Diverso è essere interessati alla loro educazione, al loro quoziente intellettivo “fuori dal comune”, alla loro alimentazione piuttosto che al problema della loro sistemazione per le vacanze estive.
 
Il Mago di Oz, 1939
Qualsiasi sport ci appassioni, non è detto che entusiasmi anche il prossimo. Non stupitevi se qualcuno non ha la minima idea di cosa sia il “fuori gioco”.
 
littlesnobthing.blogspot.it
 
Cosa ne pensate? Qualche aneddoto da condividere?
 
p.s. Ovviamente evitiamo, soprattutto con persone sconosciute, qualsiasi tipo di domanda sconveniente o frase fuori luogo. 

Nel dubbio si fa sempre più “bella figura” a star zitti!
 
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34 comments

  1. Un mio conoscente inserisce sempre i suoi noiosi autori di libri di psicologia pratica e i loro suggerimenti per avere coraggio e successo nella vita. Pare sia una moda seguire corsi di autostima. Ma io spesso esordisco con un candido: parliamo d'altro? Oppure mi allontano e cambio interlocutore sperando di non incappare in un altro ripetitivo o maniaco del parlare di sè.
    Teresa d.

  2. io odio quando si parla di luoghi comuni: aggregano solo in apparenza! E poi, ok, se i commensali amano veline e calciatori non mi mettero' di certo a parlare dello studio del parametro critico del processo di contatto su Z^1 e su un grafo aleatorio con distribuzione dei gradi a legge di potenza; ma chi pensa a me, che le veline non so manco come si chiamino e i miei tre giocatori preferiti

  3. io detesto quando si comincia a parlare di bambini: quanta ne fa il mio, cosa ha fatto ieri il mio, dove andiamo domani con il mio ecc ecc e soprattutto quelli che monopolizzano il discorso. e chi spara balle astronomiche e non si accorge che l'abbiamo smascherato!

  4. HAI PROPRIO RAGIONE… A MENO CHE NON SIA UNA CENA DI SOLE DONNE ( E QUINDI GLI ARGOENTI CHE SI ANDRANNO A TRATTARE SARANNO PER FORZA INTERESSANTI, IN QUANTO SI ANDRA' A PARLARE DI SCRAPE, VESTITI, TRUCCHI, ACCESSORI, ETC) FARE UNA CONVERSAZIONE CHE INTERESSI TUTTO IL TAVOLO E' PRESSACHE' IMPOSSIBILE!
    MA SOPRATUTTO GLI UOMINI IGNORANO QUESTO PARTICOLARE E PARLANO DI SPORT, LAVORO

  5. Nel dubbio meglio tacere dovrei tatuarmelo!!Sono famosa per le mie gaffes,non a tavola,…ma sto cercando di smettere!!!
    Una cena tra donne mamme è da isteria!!!

  6. A me capita di parlare, parlare, parlare, ridere, scherzare e poi magari non ci siamo neanche presentati! -.-" …. Ok lo ammetto, potrei parlare anche con i muri!
    Ovviamente, tutto in base alle situazioni. Diciamo che il percorso che sto facendo con il blog mi ha aiutato ad essere più sciolto proprio perché scrivo cosa penso. Comunque Ila, non ti batte nessuno, hai delle doti da ottima

  7. Ecco mi era proprio venuto in mente la categoria "curiosi dediti a domande sconvenienti" ma l'hai aggiunta nel p.s.
    E quando ti sposi?
    E quando ti trovi un lavoro?
    E quanti esami ti mancano?
    Finisce che il cibo ti resta sullo stomaco! Siano lodate le discussioni del più e del meno sul tempo e le vacanze 🙂

  8. Credo ahimè di poter essere iscritta in almeno una o due categorie, capisco però quando giunge il momento di fermarsi e di stare zitta (o almeno mi piace pensarlo).

    Non posso dire lo stesso dei miei amici che vivono a Milano e frequentano tutti e tre lo stesso ambiente lavorativo che prima era lo stesso ambiente universitario. Morale conosco perfettamente persone che non ho mai visto e

  9. Io odio le cene formali con i miei e i loro amici di famiglia in cui parlano solo di lavoro, politica, della nuova barca o di aneddoti che sono tutto fuorchè interessanti!
    Credo che se a tavola ci sono anche persone più giovani sarebbe carino coinvolgerle nella conversazione anzichè lasciare che si isolino (come capita sempre)!
    Un bacio!
    S

    http://

  10. I peggiori sono quelli che stanno attaccati al teefono e poi cominciano con " SONO UN UOMO MOLTO IMPEGNATO, AL LAVORO BLA BLA BLA" ma dico, preferirei cenare in silenzio piuttosto che sentire squillare ogni minuto quel cavolo di cellulare!

  11. premesso che la fotografia del dragone in ombra è meravigliosa, non saprei come descriverla…mi fa sognare…ho apprezzatto il tuo commento sui portatori sani di valeriana..credo che sarà il proxpost su fb se me lo consentirai!ti seguo con onore

  12. Però signori cari, di qualcosa bisogna pur parlare… Pare che siamo intolleranti a tutti gli argomenti.
    Teresa d.

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